Parodontite: fattore genetico
Fattore genetico della parodontite
L’assetto genico di un individuo può predisporre o meno alla colonizzazione da parte dei batteri parodontopatogeni, accreditando la tesi che fattori genetici e fattori microbiologici cooperino allo sviluppo e alla progressione della parodontite.
La letteratura recente dimostra come alcuni polimorfismi genici siano un fattore predisponente e/o aggravante lo sviluppo di forme di parodontite aggressiva ad andamento progressivo e resistenti al trattamento, anche in soggetti che hanno eccellenti abitudini di igiene orale e relativa scarsità di flora batterica patogena.
Il tradizionale test di valutazione del rischio parodontale disponibile in commercio fino al 2009, definiva un profilo di rischio individuale attraverso l’analisi dei polimorfismi relativi a: IL-1α, IL-1β e IL1RN.
Biomolecular Diagnostic, in collaborazione con centri odontoiatrici specializzati, ha dimostrato che lo studio di tali polimorfismi è insufficiente per una completa valutazione del rischio individuale per la parodontite. Infatti il precedente test produceva un alto numero di falsi negativi non riuscendo in molti casi a spiegare le basi biologiche delle forme più aggressive di malattia parodontale.
L’integrazione della genetica con la clinica ha quindi permesso a Biomolecular Diagnostic di sviluppare l’innovativo test GPS (Genetic Periodontal Screening) che prende in esame, oltre ai polimorfismi relativi a IL-1, quelli relativi ad altri mediatori chiave del processo infiammatorio quali: IL-10, IL-6, COX-2 e VDR.